Luce a voi.
È la prima volta che parlo da un corpo fisico terrestre e sto percependo sensazioni che non ho mai provato.
La densità del vostro corpo di questa terza dimensione è molto forte e fatico a percepire, a muovermi; mi sento come legato, rinchiuso in una gabbia senza sbarre che mi impedisce quasi il respiro.
Tutto è nuovo, tutto è estremamente limitato, non ho l'ampiezza della vista, posso solo guardare avanti e un poco di lato ma non vedo dietro, non ci sono occhi, è strana questa sensazione.
Mi chiamo Hsameer, vengo da una galassia lontana dove io, i miei fratelli, il nostro popolo, viviamo di pura energia e dunque qui mi sento stretto, quasi non riesco a muovermi. È come se fossi in un robot, con dei movimenti molto limitati, con la mente compressa in questa scatola dura che non permette di vedere oltre, di spaziare oltre.
Ora comprendo la fatica che fate nella vostra quotidianità, comprendo la fatica della vostra evoluzione, perché non potete andare, o meglio, è molto difficile andare oltre la vostra mente razionale, perché non riuscite ad espandervi, non riuscite a vedere quello che vi è fuori da questo mondo così limitato.
Ci stiamo avvicinando, come popolo, per aiutarvi e ora che ho provato personalmente la sensazione dal vostro fisico, e il punto di vista così cieco che potete avere, cercheremo di aiutarvi per andare oltre, per uscire da questa densità che porta scompensi e malattie, perché non avete la libertà e la consapevolezza di affidarvi alle energie universali.
Il vostro scheletro e le vostre vibrazioni così dense vi impediscono di usufruire delle meravigliose energie vibrazionali dell'universo, che porterebbero immediato giovamento a tutto il vostro corpo.
Ora vado, perché comincio a soffrire in questa scatola morbida all’esterno, ma rigida e densa all’interno.
La luce delle stelle sia con voi.
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Progetto Unificazione della luce - Italia
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