Pensiero del giorno 15.05.2019
Nel punto di luce entro il cuore di Dio, i Serafini celebrano la Sua Gloria cantando nel silenzio di una cosmica ritenzione del respiro il nome che non può essere pronunciato da una bocca fisica. Il senso di quel canto è riflettere in basso quella gloria sublime, nutrimento essenziale per tutte le creature nelle quali il Padre Nostro ama riflettersi e che ama nutrire in perfetto equilibrio e misura in base alle leggi del Dono, del Tao e dell'Uno. Interfacciarsi con il Padre in coscienza di separazione con anche solo un filo d'erba del Creato viola le leggi divine.
Affinché Egli possa ascoltarvi, ha amato declinarsi in nomi, attributi, colori e suoni più alla portata di orecchie e occhi fisici, poiché Egli ha sempre avuto a cuore dimorare nel più minuto tetraedro Planck dello spazio-tempo occupato dal cuore fisico di un corpo la cui biologia riflette nel microcosmo la Gloria dell'Altissimo discesa a fingere di farsi Terra.
Per questo motivo ogni Sephirah dell'Albero Sephirotico è nome, numero e contenitore. Il nome e il numero esprimono la declinazione della Sorgente fino alla discesa illusoria in Malkuth.
Il nome è l'aspetto maschile di quella discesa, il numero è l'aspetto femminile. Possiate essere ora accordati alla Gloria dell'Occhio. La Fratellanza Bianca dei Maestri Ascesi
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